Il sesso, è sotto molti aspetti il motore della società moderna, ma soprattutto, una inesauribile energia all’origine di tutte le cose e dell’umanità intera. Ognuno di noi, da un atto sessuale è venuto al mondo e con il sesso continua perennemente a misurarsi, ma gestire l’energia sessuale spesso non è semplice e chiunque può averne sperimentato il contraccolpo.
Secondo le filosofie orientali qualsiasi disturbo della psiche umana sarebbe riconducibile a questa energia primordiale, che non opportunamente canalizzata verso l’alto attraverso i sette chakra tornerebbe prepotentemente alla terra.
In occidente, abbiamo catalogato questo disturbo come ipersessualità o dipendenza sessuale, in inglese la definizione di questa patologia è sex addiction. In realtà, non tutta la comunità scientifica è favorevole a considerare e trattare l’ipersessualità come disturbo a sé stante, considerandolo parte di un ben più ampio quadro patologico che avrebbe ricadute anche sulla sessualità.
La dipendenza sessuale può interessare indistintamente sia uomini che donne, la sex addiction al femminile è definita anche ninfomania. Questo disturbo è sostanzialmente di natura psichica o psicologica, e si manifesta attraverso una necessità ossessiva di avere rapporti sessuali.
Tale patologia può manifestarsi in modalità ossessivo-compulsiva inducendo chi ne soffre a cedere quasi sempre all’irrefrenabile impulso di fare sesso o masturbarsi, o più semplicemente monopolizzare la mente dominandone i pensieri, che avranno quasi sempre a che fare con il sesso.
Quali sono le cause dell’ipersessualità o dipendenza sessuale?
Essendo questo un disturbo di tipo psicologico le cause possono essere molteplici e far assumere a tale patologia infinite gradazioni e sfaccettature. Nella maggior parte dei casi i motivi sono ravvisabili nei quadri che contraddistinguono gran parte dei disturbi psicologici, ovvero un pressante bisogno di accettazione da parte degli altri e di se stessi, accettazione che gli affetti da sex addiction cercano di ottenere attraverso continui rapporti sessuali, grazie ai quali si sentono ricercati e desiderati.
E’ inoltre possibile che intervengano cause o concause quali traumi psicologici relativi ad abusi di natura sessuale, ai quali non sempre la mente risponde rifiutando rapporti intimi ma al contrario, adoperandosi per ottenere rapporti sessuali anche violenti così da giustificare l’abuso o gli abusi sessuali.
Da non sottovalutare inoltre, l’effetto stordente provocato dall’orgasmo, che soprattutto nei soggetti capaci di provare orgasmi multipli tipici delle donne è perfettamente in grado di allontanare la mente da ansie e dolori, costituendo un momentaneo ma efficace rifugio dal dolore provocato da brutti ricordi ed ansie più o meno costanti ad essi correlati.
Il sesso diventa quindi un modo per rendere la propria esistenza più sostenibile dal punto di vista emotivo, generando un profondo stato di dipendenza non dissimile da quello indotto da vere e proprie droghe. Tra i possibili fattori esterni in grado di favorire l’insorgenza e lo sviluppo della ipersessualità vi è sicuramente una società costantemente imbevuta dal sesso nelle sue forme più basse e lascive.
Esempio di tale deriva è il porno su internet, facilmente fruibile anche dai giovanissimi ai quali di certo non garantisce lo sviluppo di una sessualità sana. Legata ad internet è anche la possibilità di gettarsi in flirt puramente sessuali all’unico scopo di soddisfare la propria libido in chat e siti di incontri: Fare incontri di sesso non è dannoso nel contesto di una sessualità vivace, ma può aggravare la situazione di chi è affetto da un disturbo ossessivo compulsivo quale la sex addiction.
Come si cura il disturbo ossessivo compulsivo chiamato sex addiction?
Curare l’ipersessualità è sicuramente più semplice se chi ne è affetto inizia a considerare tale patologia per quello che è, ovvero un disturbo della psiche che necessita di essere corretto.
E’ frequente purtroppo, anche da parte di pazienti che senza costrizioni si sottopongono a diagnosi e cure, un atteggiamento insofferente che tende a sdrammatizzare la situazione e legittimare tale difetto comportamentale, allo scopo di continuare a soddisfare compulsivamente i propri istinti sessuali.
Prima di intraprendere qualsiasi tipo di terapia è auspicabile una presa di coscienza, poiché nel caso della dipendenza da sesso come in ogni altro disturbo di tipo psicologico, abbandonarsi agli psicofarmaci a causa di una debole o nulla forza di volontà non costituisce assolutamente la migliore ipotesi di cura. Può essere utile affrontare il problema risalendo alle cause attraverso della psicoterapia individuale o di gruppo, ed allo stesso tempo, praticare discipline quali lo yoga e la meditazione che a livello scientifico hanno ampiamente dimostrato di giovare ai malanni della mente, e secondo il pensiero orientale sarebbero capaci di liberare l’energia sessuale altrimenti intrappolata da nevrosi ed ossessioni.
Per ridurre al minimo, o evitare totalmente l’assunzione di farmaci per attenuare la libido e controllare i sintomi delle patologie associate, sarà inoltre opportuno che il paziente affetto da dipendenza sessuale si sforzi di evitare situazioni e contesti in grado di stimolare ed aggravare tale condizione, adoperandosi per distanziare i tempi tra un rapporto sessuale e l’altro e/o la cadenza con la quale si dedica alla masturbazione, con l’obiettivo di tornare ad una normale vita intima.
La volontà del paziente, unita al giusto supporto terapeutico e psicologico sarà quindi capace di restituire una più normale sessualità a uomini e donne affetti dal disturbo ossessivo compulsivo definito sex addiction, e di riflesso a migliorare molti altri aspetti legati ad un corretto equilibrio psico fisico laddove il sesso riveste un ruolo determinante.
Potrebbero interessarti: