Musicoterapia: cos'è e benefici

Per la cura della mente e del corpo è possibile servirsi della musica che, con le sue proprietà rilassanti e stimolanti, può aiutare a raggiungere lo stato di benessere. La World Federation of Music Therapy ha identificato la musicoterapia definendola come l’uso professionale di suoni, ritmi, armonie e melodie all’interno di ambienti ludici, educativi e quotidiani. 

La musicoterapia è una terapia complementare in grado di favorire i processi relazionali, cognitivi ed emotivi e dunque capace di migliorare l’umore, aumentare i livelli di concentrazione, conciliare il sonno, migliorare i movimenti muscolari e stabilizzare la frequenza cardiaca. 

Il rapporto tra la musica e il corpo è oggetto di studio sin dall’antichità quando i primi medici cercarono di approfondire il tema degli effetti benefici della musica e delle sue proprietà curative. Con l’introduzione della medicina moderna si è appreso anche quanto la musica possa essere associata alla cura di problemi di natura psichiatrica poiché stimolando il rilascio della dopamina contribuisce fattivamente al controllo dell’umore.

Cosa ci succede quando ascoltiamo la musica?

Lo studio delle proprietà curative della musica e dei suoi effetti benefici ha portato diversi studiosi ad affermare che quando un’onda sonora colpisce l’organismo, che è composto per circa il 65% di acqua, riesce a farlo “vibrare” azionando non solo l’organo uditivo ma l’intero apparato sensoriale. La musica ha un enorme potere comunicativo ed è in grado, attivando i circuiti neurali della ricompensa, di produrre un effetto benefico a livello neurofisiologico perché coinvolge le sensazioni del piacere. 

I suoni, le melodie e i ritmi non solo suscitano emozioni ma producono risposte a livello fisico, descritte da molti come avere la pelle d’oca o avere i brividi. Il semplice ascolto della musica può produrre effetti benefici ma non deve essere confuso con la musicoterapia, un intervento di medicina complementare che presuppone un rapporto tra un musicoterapeuta e un paziente. 

Come si svolge la musicoterapia?

Il percorso di musicoterapia può essere tanto attivo quanto passivo. La musicoterapia attiva o produttiva è una tecnica specialistica che si pone come obiettivo il miglioramento della comunicazione attraverso un percorso finalizzato al miglioramento del contatto tra la persona, le proprie emozioni e la concreta possibilità di esprimerle. Durante una seduta di musicoterapia produttiva il paziente suona e produce musica utilizzando gli strumenti musicali o cantando. 

La musicoterapia passiva è prettamente basata sull’ascolto e pertanto il terapista utilizza suoni, armonie e ritmi da far ascoltare al paziente. Lo scopo è migliorare le funzioni neuro-cognitive del soggetto come l’attenzione, la memoria, la concentrazione e ancora l’ideazione nonché favorire il buon umore ottenendo effetti positivi sul rilassamento e sulla psicomotricità. 

Ambiti, benefici e obiettivi di applicazione della musicoterapia 

La musicoterapia ha diversi ambiti di applicazione. I principali ambiti di intervento sono la neurologia e la psichiatria con particolare riferimento agli stati depressivi, al disturbo bipolare, ai disturbi del comportamento alimentare, alle psicosi, ai disturbi del tono dell’umore, al ritardo mentale, alla sindrome di Tourette e ancora all’autismo infantile, agli ictus, alle amnesie ed ai disturbi del linguaggio. 

Gli obiettivi che la musicoterapia persegue sono migliorare la qualità della vita rendendo stabili le abilità residue dei soggetti affetti da patologie, ridurre l’uso degli psicofarmaci nei pazienti con disturbi psichiatrici, migliorare i disturbi comportamentali come la rabbia, l’aggressività o l’isolamento e stimolare la comunicazione consentendo al paziente di esprimersi liberamente ed esternare le proprie emozioni e sensazioni. 

L’ascolto della musica coinvolge tutto il corpo non limitandosi al semplice udito. Melodie, ritmi e suoni sono in grado di produrre effetti positivi e dunque innumerevoli benefici per il nostro organismo. 

La musicoterapia contribuisce al miglioramento delle funzioni cognitive, emotive e sensoriali. La facilitazione della comunicazione è uno dei più noti benefici in quanto la musica è in grado di avvicinare le persone creando stabili collegamenti. Il contatto interpersonale viene favorito e con esso la riduzione dei sintomi ansiosi e depressivi. 

Tradizionalmente è stata utilizzata nel campo degli handicap infantili con lo scopo di favorire le relazioni sociali e lo sviluppo psicofisico di bambini in condizioni di difficoltà, successivamente ha iniziato ad essere utilizzata in situazioni diverse ed eterogenee come in gravidanza oppure nel post partum. 

Per chi è consigliata la musicoterapia?

La musicoterapia è adatta per chiunque poiché se utilizzata correttamente aiuta a favorire il buon umore e il rilassamento. Quale terapia complementare viene utilizzata per diversi soggetti come bambini, persone affette da autismo, anziani che vivono una condizione di demenza senile e ancora soggetti con sindrome di down e persone con difficoltà di apprendimento.

Nei bambini la musicoterapia è indicata per aiutarli a sviluppare le loro capacità comunicative offrendogli l’opportunità di esprimersi in diversi modi. La musica è infatti in grado di incidere sulla salute mentale dei più piccoli accompagnandoli nel loro percorso di crescita e dunque contribuendo fattivamente al loro sviluppo cognitivo. Le persone affette da autismo possono, grazie alla musica, migliorare la sicurezza nonché la consapevolezza della propria persona. 

In un soggetto anziano la musica aiuta a sbloccare i ricordi e conservare l’identità personale, mitigando le preoccupazioni associate all’età avanzata e di conseguenza rendendo più sopportabili i dolori di natura fisica o psichica. 

Musicoterapia in ambito chirurgico 

L’efficacia della musicoterapia in contesti medici è corroborata da diversi studi scientifici dai quali emerge, ad esempio, l’utilità della musicoterapia in ambito chirurgico dovuta alla capacità della musica di ridurre notevolmente i livelli di ansia e di stress. Somministrare un intervento musicale personalizzato prima di un’operazione può essere utile per ridurre la quantità di farmaci sedativi da somministrare in quanto contribuisce ad abbassare i livelli di ipertensione. 

Secondo uno studio condotto da un Istituto tumori italiano e successivamente pubblicato, la musicoterapia è utile per ridurre l’ansia nei pazienti, dando loro una sensazione di sicurezza e conforto prima di un intervento chirurgico. 

La ricerca è stata condotta su circa 150 donne prima di un intervento di mastectomia le quali sono state suddivise in gruppi e sottoposte a due diversi approcci di musicoterapia. 

Le prime hanno partecipato ad esperienze di gruppo di musicoterapia e così hanno potuto sperimentare sensazioni come il conforto, la sicurezza e il sostegno psicosociale mentre le seconde hanno vissuto un’esperienza musicale ricettiva, ovvero un ascolto guidato di musica eseguito dal musicoterapeuta, e così hanno avuto modo di abbattere i livelli di ansia e stress. Ciò ha portato i medici a riconoscere che entrambe le strategie sono molto utili ma che, prima di optare per un approccio rispetto ad un altro, sarebbe opportuno valutare il temperamento e i livelli di stress del paziente cercando di comprendere di cosa ha maggiormente bisogno in un dato momento. 

 

Musicoterapia: cos’è, benefici, a chi si rivolge

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