Due grandi progetti scientifici sull’uso farmaci in gravidanza e pediatria sono stati lanciati dall’AIFA. Il fondamento di questi progetti è che curarsi in gravidanza è importante sia per la salute della madre che per quella del bambino e che solo il 2% dei farmaci può avere effetti nocivi sul feto.
Uso farmaci in gravidanza
Tenuto conto di questo, è chiaro che assumere farmaci in gravidanza è possibile e quindi non bisogna rinunciare a curarsi. Il progetto tratta anche della terapia nei bambini, partendo dalla considerazione che la somministrazione di circa il 70% dei farmaci viene fatta considerando il bambino un piccolo adulto e quindi adattando la posologia, mentre invece andrebbero somministrati solo farmaci appositamente realizzati per bambini.
La revisione sui farmaci in gravidanza ha prodotto 270 schede sui principi attivi più utilizzati, sul loro rischio/beneficio prima, durante e dopo la gravidanza. Delle 270 schede totali, 70 schede patologia sono destinate agli operatori sanitari e 70 alle le mamme, per dare consigli utili sull’uso farmaci in gravidanza. Tutto il materiale informativo è disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Anche nell’ambito del progetto “Farmaci e pediatria” sarà creato un sito con i contenuti scientifici e gli approfondimenti, con un database contenente l’elenco dei farmaci disponibili per la popolazione pediatrica, con indicazioni in-label* e off-label* e con la relativa posologia: sono quasi 9.000 le schede a disposizione di genitori e operatori sanitari.
*Per “off-label” si intende l’impiego nella pratica clinica di farmaci già registrati, ma utilizzati in situazioni che, per patologia, popolazione o posologia, vengono prescritti in maniera non conforme allo stesso.
*Per “in-label” si intende l’impiego nella pratica clinica di farmaci prescritti per patologia, popolazione o posologia, in maniera corretta.
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