La sindrome delle gambe senza riposo, conosciuta anche come RLS (Restless Legs Syndrome), è una sindrome neurologica caratterizzata dalla necessità di muovere gli arti inferiori periodicamente.
La sindrome delle gambe senza riposo è caratterizzata da quattro aspetti principali:
- Urgente necessità, causata da formicolii o da dolore, di muovere le gambe spesso.
- Sintomi che si presentano o aumentano durante il riposo o l’inattività.
- Sintomi che si alleviano durante il cammino o l’attività muscolare.
- Sintomi che si manifestano durante la sera o la notte.
Diagnosi sindrome delle gambe senza riposo
La diagnosi della sindrome delle gambe senza risposo si basa tutta sui dati anamnestici. La condizione morbosa può essere causata da un deficit di ferro, quindi è utile nell’iter diagnostico determinare ferro e ferritina. A grandi linee possiamo affermare che ferritina di livello inferiore a 50 ng/ml spesso è associata alla sindrome.
Nel 50-60% dei casi la sindrome è ereditaria, ma ci sono anche forme idiopatiche o secondarie ad insufficienza renale cronica (IRC), uso di antidepressivi, gravidanza.
I pazienti affetti da questa sindrome presentano movimenti degli arti durante il sonno. Si tratta di movimenti ripetitivi, che interessano principalmente gli arti inferiori, nella maggior parte dei casi segnalati dal partner.
Terapia sindrome delle gambe senza riposo
Il trattamento farmacologico della sindrome delle gambe senza riposo dipende dalla frequenza del disturbo. Gli agonisti dopaminergici (ad esempio il moderno ropinirolo) sono i farmaci di prima scelta. I più comuni effetti collaterali di questi farmaci sono insonnia, sonnolenza durante il giorno, congestione delle mucose nasali, edemi declivi. Nei pazienti con associato deficit di ferro utile un’integrazione.
Nel caso in cui, anche a seguito della terapia, la sintomatologia non dovesse migliorare oppure ci si dovesse trovare di fronte ad un progressivo peggioramento (ad esempio quando il disturbo comincia ad interessare anche gli arti superiori) è fondamentale rivolgersi ad un centro specializzato sui disturbi del sonno.
Particolare riguardo, riprendendo i principi della terapia, va posto sulla terapia comportamentale riguardante i disturbi del sonno in generale. I fondamenti principali di questa terapia, a grande linee, sono:
- Modificare le abitudini riguardanti il sonno (ad esempio dormire almeno 8 ore a notte).
- Non ospitare animali domestici nella stanza da letto.
- Non assumere caffeina dopo le ore 16.
- Mantenere la camera da letto fresca ed areata.
- Non fare esercizio fisico nelle 2-3 ore prima di coricarsi.
- Andare a letto solo quando si ha sonno.
- Se non si riesce a prendere sonno entro 20-30 minuti, spostarsi in un’altra stanza ed intraprendere tranquille attività, ad esempio la lettura, per poi rientrare nella stanza da letto solo quando si ha sonno.
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