Il design e lo sviluppo degli aligners richiede alte competenze e l’utilizzo di tecnologie moderne.
 

Durante l’arco della propria vita, é naturale trovarsi a combattere con problemi di origine stomatologica: chi in fase giovanile riscontra anomalie che riguardano lo sviluppo della propria dentatura e deve affidarsi agli allineatori e chi, in età adulta, é soggetto a fenomeni di edentulia, dovuta a una cura scorretta del cavo orale oppure ai segni del tempo, affidandosi in tal caso all’implantologia dentale.

In ogni caso, tutti si confrontano prima o poi con il temuto studio odontoiatrico, meglio conosciuto come studio dentistico, e con la difficoltà di scegliere uno specialista di fiducia.

Nonostante la diversità del proprio caso clinico, il paziente deve seguire una serie di regole, affinché tutta la durata, ma anche il seguito del percorso medico, proceda in linea con i tempi e i risultati prestabiliti, destinati a persistere.

Il paziente ha principalmente la responsabilità di scegliere un odontoiatra qualificato, accettando il valore del lavoro che quest’ultimo deve compiere in base all’intervento da eseguire. Deve mantenere una pulizia rigorosa del cavo orale e rispettare i tempi di riposo/rigenerazione secondo i consigli del medico e deve poi accertarsi che i dispositivi e i materiali usati nella terapia siano consoni con gli standard generali, ma soprattutto con le esigenze personali.

Per questo risulta essenziale informarsi laddove sorgono delle incertezze sia di natura fisiologica che qualitativa, in quanto è fondamentale che il dentista collabori con un laboratorio odontotecnico altamente specializzato per un intervento ottimale, risultato della perfetta sintesi tra le competenze mediche e il know how del team odontotecnico.

Avere un saldo sodalizio con un laboratorio odontotecnico roma, così come nelle altre grandi città, risulta quindi fondamentale per un dentista, in quanto i materiali e la loro conversione in dispositivi anatomicamente ergonomici risulta fondamentale nella loro naturale integrazione nel sistema fisiologico che li ospitano. Questa selezione tuttavia, risulta spesso più ardua nelle grandi città, considerata l’ampia offerta sul mercato, basti pensare che a Roma i laboratori sono più di 500.

Quale è allora il criterio secondo il quale solitamente un odontoiatra sceglie un laboratorio odontotecnico a roma piuttosto che un altro?

Nell’osteointegrazione, tappa fondamentale nell’implantologia dentale, i dispositivi ortodontici che vanno usati devono rispondere a degli standard chimico-fisici. Più specificatamente: l’impianto che deve essere inserito nell’osso per fungere da “radice del dente” si deve ricavare da titanio di grado 4 ed essere dotato di una forma a vite, che grazie alla forma a spirale riesce a distribuire uniformemente il carico masticatorio, mantenendo la radice in una salda posizione, fondamentale per impedire l’insorgenza di fibrosi perimplantare che indebolisce l’osso e genera la perdita dell’impianto.

D’altro canto, ciò che influisce in percentuale maggiore è una buona affluenza degli osteoblasti e quindi il rinnovamento osseo, è la forma geometrica della superficie implantare, che non dovrebbe essere liscia bensì spugnosa, effetto che si ottiene grazie alle tecniche di cui un laboratorio odontotecnico a roma deve assicurare, quali la sabbiatura o la mordenzatura con acidi e serve appunto per accogliere le cellule.

Finito il periodo di osteointegrazione, verrà inserita anche la connessione tra impianto e protesi tramite un moncone, anch’esso costituito da titanio o lega preziosa e infine, la protesi.

L’implantologia dentale è una branca fondamentale dell’odontoiatria nella quale risulta fondamentale la collaborazione con uno studio odontotecnico valido.
 

Nel caso degli allineatori invisibili il laboratorio odontotecnico a Roma deve mirare innanzitutto alla personalizzazione, sinonimo in questo caso di “funzionalità”. I più moderni hanno infatti la possibilità di sfruttare l’impronta digitale del dente per eseguire un lavoro preciso, che punti sulla riduzione dei tempi e sul tempestivo intervento dell’odontoiatra sulla zona interessata.

Con il margine di errore che oggi ha raggiunto i minimi storici, grazie alla computerizzazione dei processi lavorativi dell’odontotecnico, che coinvolgono software CAD/CAM e stampanti 3D dedicate.

In secondo luogo, un laboratorio odontotecnico a Roma deve essere in grado di soddisfare il criterio estetico, in quanto uno dei fattori più importanti che hanno contribuito alla fama degli apparecchi invisibili è la trasparenza, che crea un effetto mimetico con la dentatura, proprietà che deve rimanere inalterata fino al rinnovo, per un discreto utilizzo in pubblico.

Il biopolimero selezionato per la costruzione del dispositivo medico deve possedere inoltre resistenza ed esercitare una forza costante sulla posizione del dente che dovrà variare in tempi equivalenti, di un numero equivalente di frazioni di millimetro, cosicché non stressi e danneggi il tessuto osseo e gengivale.

Deve inoltre badare al comfort dell’utilizzatore in quanto non deve creare rilevante fastidio, né deve impedire la sua capacità comunicativa.

Si rileva dunque che la scelta di un laboratorio odontotecnico a Roma risulta ardua poiché non deve tenere conto solo dal fattore logistica e dalle offerte di mercato vantaggiose (che certamente giocano a favore del cliente), ma deve principalmente sottostare a un’attenta verifica della qualità dei dispositivi forniti, che dipendono dall’abilità artigianale dell’odontotecnico, dal continuo aggiornamento di strumenti in materia di innovazione meccanica e digitale, oltre che dalle materie prime che risultano essere di vitale importanza per un intervento portato a termine con successo.

Laboratorio odontotecnico a Roma: come sceglierlo

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